I Dati dell’Osservatorio del Turismo

“ITALIANI IN ITALIA, SEMPRE PIÚ IN ALTO. L’ultimo sondaggio è di IPSOS, e ci dice che il 71% degli italiani faranno vacanza nel nostro Paese, a quanto pare il 9% in più del 2019, ma il confronto non sembra poi così affidabile. Molti sono alla ricerca di mete alternative, con la montagna in crescita (del 6% rispetto al 2019) rispetto al mare prevalente ma stabile (60%). Sarebbero ancora in sofferenza le città d’arte (17% contro il 26% di tre anni fa). Visto che vanno molto di moda le classifiche, Sardegna e Puglia conquisterebbero ciascuna il 12% del bottino nazionale, Sicilia il 10%, Trentino-Alto Adige il 9%, Emilia-Romagna l’8%. Questi sono i desideri della vigilia, che poi però si scontrano con la dura realtà, e non è difficile prevedere che a fine stagione questa graduatoria risulterà capovolta.”

“I canali di vendita attraverso i quali i turisti acquistano il loro soggiorno stanno gradualmente mutando: nonostante le Online Travel Agencies (OTA) siano ancora utilizzate da più di un terzo della totalità di visitatori, giugno 2022 fa registrare un notevole aumento delle prenotazioni attraverso i siti web delle singole strutture ricettive (5,3%), ma anche del diretto offline che risulta essere pari a 39,4% delle camere vendute.

I risultati rilevati da H-Benchmark vengono avvalorati da quelli di Unioncamere che interroga trimestralmente le imprese turistiche per l’elaborazione di indagini congiunturali.

Si tratta di un cambiamento estremamente positivo,

Per quanto riguarda Treviso e la sua provincia, stando all’analisi aggiornata a fine aprile, la maggior parte dei turisti prediligono strutture a 4 e 5 stelle. I turisti Italiani rappresentano il mercato principale con il doppio dei turisti rispetto a quelli stranieri. Tra le maggiori Regioni di provenienza si evidenzia la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna poste in ordine di quantità di arrivi in senso decrescente.

Per quanto riguarda invece le presenze straniere, la Germania conferma essere il nostro mercato principale che predilige soggiorni pù lunghi. Si passa da una permanenza media del turista austriaco di 2 notti a quello tedesco che alza il soggiorno medio a 3,027 notti.  Su questa linea si attesta anche il turista proveniente dal Belgio.

Attendiamo i dati del trimestre maggio-luglio con numeri che si dovrebbero confortare i nostri imprenditori!