L’OFFERTA TURISTICA TREVIGIANA A BERLINO PER IL WORKSHOP ITW

Tour enogastronomici, esperienze esclusive e vacanze all’aria aperta (con il cicloturismo a farla da padrone); ricerca di luoghi non affollati, piccoli borghi ma anche richieste per vacanze di lusso: queste le principali richieste provenienti dai buyers tedeschi partecipanti all’82^ edizione dell’Italian Travel Workshop tenutasi a Berlino il 28 aprile.

Un’offerta arricchita quest’anno dal nuovo prodotto “Treviso and the Garden of Venice, risultato di un omonimo progetto tra 16 imprese riunite in Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) operanti in tutta la provincia di Treviso e cofinanziato dal POR 2014-2020 (in seguito POC  – Programma Operativo Complementare – nato dalla riprogrammazione del POR FESR-FSE 2014-2020, allo scopo di rispondere alle problematiche sanitarie, economiche e sociali determinate dall’attuale emergenza sanitaria COVID-19).

Un’offerta che risponde puntualmente alle segnalazioni fatte recentemente sulla stampa dal Presidente di Ascom Confcommercio – Federico Capraro e che, da anni, il network di soggetti promo commerciali (Reti d’Impresa, Consorzio il Giardino di Venezia, Treviso Film Commission, Convention Bureau) coordinati dalla Fondazione Marca Treviso, propone sui mercati di tutto il mondo con costanza e qualità.

In particolare, molta attenzione è stata riservata all’offerta del cicloturismo con la novità 2022 di “Gravel in the Land of Venice” (www.gravelinthelandofvenice.com), la Ciclovia Monaco Venezia (e gli itinerari ciclabili che da Treviso e provincia si diramano “a margherita”, quali: la Treviso Ostiglia, la GreenWay lungo il Fiume Sile, il Gira Monticano ed il Gira Livenza, gli Anelli cicloturistici nell’area delle Colline del Conegliano Valdobbiadene patrimonio dell’umanità UNESCO e nell’Asolano e Montegrappa (Riserva MAB, Man and Biosphere recentemente riconosciuta dall’ UNESCO).

E poi l’arte e la cultura: le mostre ed i luoghi incantevoli sull’acqua a Treviso; la Gipsoteca Canova di Possagno; le opere di Giorgione e le mura a Castelfranco; la sala dei Battuti e le opere del Cima, a Conegliano; la storia dell’impero romano e l’enoturismo a Oderzo; Serravalle e Ceneda con i suoi Palazzi e la storia della Grande Guerra a Vittorio Veneto, Asolo con i suoi Personaggi e le sue Colline… Ma la Marca Trevigiana viene richiesta anche (e soprattutto) per l’enoturismo e l’enogastronomia: con la Primavera del Prosecco, il Tiramisù e lo Spiedo dell’Altamarca a farla da padrone. Prodotti e luoghi nei quali, grazie alla ri-qualificazione professionale in atto ad opera delle Associazioni di Categoria e dalla Regione Veneto, le imprese ed i professionisti (guide ed accompagnatori turistici in primis) sono in grado di far vivere esperienze “nuove” ed innovative…, proprio quello che il turista “post-covid” chiede al una realtà turistica  “relativamente” giovane come quella trevigiana.

Stiamo spingendo ed investendo con convinzione e continuità”, ha dichiarato Mario Pozza, Presidente della Camera di Commercio e della Cabina di Regia della OGD, con un lavoro incessante posto in essere dai soggetti accreditati coordinati da Marca Treviso. Veri e propri professionisti della promozione e della commercializzazione turistica che, da quasi 30 anni, operano nei principali mercati di tutto il pianeta (dal continente americano a quello australe; dai mercati orientali – Cina ed India in primis sino all’Europa nella sua totalità). Un impegno che non si è mai fermato, nemmeno durante la pandemia e che viene portato avanti in perfetta sintonia con tutti gli Attori del territorio”, conclude Pozza.

Nel 2021, conferma l’Assessore Regionale al turismo Federico Caner, il turismo trevigiano ha recuperato 416.480 presenze (notti dormite) rispetto alle 1.371.502 registrate nel 2020 (+43.61%), primo anno del covid. Un recupero che è ancora lontano rispetto alle 2.225.936 presenze registrate nel 2019 ma che speriamo, nel 2022, di poter avvicinare grazie anche a questa intensa attività realizzata dal vari territori e dalle destinazioni. Ma siamo fiduciosi perché si cominciano a vedere i primi effetti degli investimenti fatti in questi anni grazie ai Programmi Operativi – POR e POC – dalla nostra Regione nelle varie destinazioni”.

Stiamo lavorando per migliorare le esperienze che “promettiamo” ai nostri ospiti con le azioni di promo commercializzazione – aggiunge Gianni Garatti, Presidente della Fondazione Marca Treviso – divulgando la Carta dell’Accoglienza messa a punto dalla Regione Veneto e coordinando le varie amministrazioni comunali interessate dalle Ciclovie per rendere più efficace la comunicazione e la sicurezza sulla percorribilità delle stesse. Un lavoro impegnativo che coinvolge molti attori pubblici e privati ma che, senza il quale (e soprattutto, senza la collaborazione di tutti i summenzionati soggetti) rischiamo di vanificare tutti gli sforzi profusi in questi anni”.